La sentieristica è uno
dei patrimoni più ingenti per la nostra isola, la cui economia si basa
essenzialmente sulla promozione turistica delle impareggiabili bellezze naturali
che possiede. Salvaguardare dunque con scrupolo tutte quelle attività che
permettono ad Ischia di crescere è un imperativo che non deve essere assolutamente
disatteso, o almeno non dovrebbe. Purtroppo la noncuranza di talune
amministrazioni che si sono maldestramente avvicendate nel corso degli ultimi
anni – unita al solito leitmotiv della spending review – ha determinato il
progressivo depauperamento delle risorse che avrebbero dovute essere impiegate per
la costante manutenzione dei numerosi viottoli presenti sul territorio isolano.
Attualmente la maggior parte dei sentieri (anguste stradine di montagna che si
sono formate in seguito al costante deflusso delle acque piovane o a causa del
passaggio di cilcisti, cacciatori e fantini) versano in discrete condizioni. Le
criticità maggiori, come ci avverte il ciclista Michele Scotto, si registrano
durante la stagione invernale, quando le piogge scavano dei profondi solchi nel
terreno, ostacolo che di fatto determina la sostanziale impraticabilità del
percorso. La situazione descritta sovente si aggrava nel corso della bella
stagione, a causa della folta vegetazione che ostruisce il passaggio. Scotto ci
informa che per consentire a cicloamatori o a semplici turisti di percorrere
agevolmente i cammini di montagna «oltre
a batterli con le biciclette, ci impegniamo anche a tenerli quanto più puliti
possibile. Spesso la mattina presto, due o tre volte l’anno, prima di recarci
al lavoro, ci armiamo di pale, zappe e forbici e andiamo a pulire e sistemare
tale sentieristica. Non siamo ancora riusciti a realizzare la segnaletica, ma
penso che a breve lo faremo anche per dare qualche indicazione in più ai
turisti, che non conoscono il percorso». Le escursioni in mountain-bike
sono molto richieste e apprezzate dai turisti, che attraverso Facebook chiedono
di essere accompagnati per conoscere da vicino i nostri boschi e le nostre
montagne. Negli ultimi anni, poi, stanno letteralmente spopolando anche nel mondo
delle due ruote le strumentazioni GPS, attraverso le quali «puoi caricare una mappa sul computerino del turista o del biker che
non conosce la zona. In questo modo la mappa ti guida e fa in modo che tu non
ti smarrisca». Scotto, infine, è critico sulla decisione presa qualche
giorno fa dal Comune di Serrara-Fontana, che ha interdetto il tratto
santangiolese anche al traffico delle biciclette «Quel percorso è molto bello perché il turista dall’Epomeo vedeva il
mare e poi, in pochi minuti, si ritrovava sulle spiagge che aveva visto
dall’alto. Era una cosa veramente bella che purtroppo ci è stata strappata». In
questo nostro lungo viaggio alla scoperta dei sentieri della nostra isola,
abbiamo incontrato anche Giorgio Rufini, che insieme alla moglie Pamela
gestisce al Cretaio il maneggio Aragona Arabians. Rufini, nel corso della nostra conversazione, non nasconde tutta
la propria amarezza per le condizioni, non certo ottimali, in cui versano
alcuni sentieri ischitani «I sentieri non
esistono più. Gli unici che si notano o, almeno, i più visibili, sono quelli
calpestati da noi con i cavalli o dai ciclisti con le biciclette. Staccionate e
segnaletica sono praticamente inesistenti. Dal maneggio in su il passaggio è
impraticabile, spesso la gente perde il senso dell’orientamento. Penso che il
turista che viene sull’isola meriti di ricevere un servizio efficiente. Per
quanto il bosco della Maddalena e il Cretaio siano bei luoghi da percorrere,
c’è poca sorveglianza a livello di pulizia. È uno spettacolo indecente: spesso,
tra gli alberi, si vedono buste di spazzatura, mobili vecchi e copertoni. Ciononostante
i turisti sono molto affascinati dai sentieri. Se solo fossero tenuti un po’
meglio, gli apprezzamenti sicuramente aumenterebbero. Da parte delle
istituzioni, purtroppo, non arrivano segnali di cambiamento. Da parte nostra,
invece, c’è sempre la volontà di mettersi in gioco per migliorare il turismo
locale».
Ecco a grandi linee i
sentieri che possono essere percorsi sulla nostra isola, comune per comune.
FORIO: Non ci sono moltissimi sentieri,
anche se le zone di Campotese e del Faro di Punta Imperatore si
prestano ad interessanti escursioni in bici.
LACCO AMENO: Per i bikers più allenati si
consiglia la zona alta della Pera di Basso, circuito abbastanza ostico a
causa del poco sterrato presente.
CASAMICCIOLA: Se amate il verde incontaminato, il
bosco della Maddalena e l’intera
zona del Cretaio fanno per voi.
SERRARA-FONTANA: Escludendo il percorso
santangiolese attualmente interdetto, c’è tutta la zona dell’Epomeo,
di Buceto e di piano San Paolo.
BARANO D’ISCHIA: Per gli appassionati delle salite,
vi consigliamo la zona alta di Barano.
ISCHIA: la zona di monte Vezzi, uno
sterrato dal fascino intramontabile.
Francesco Castaldi
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