sabato 27 luglio 2013
lunedì 22 luglio 2013
BUONE INTENZIONI E POCHE REALTÀ
Dopo aver ascoltato le
opinioni di coloro che per passione e per lavoro quasi quotidianamente percorrono
il lungo circuito costituito dai numerosi sentieri presenti sulla nostra isola,
abbiamo raccolto le valutazioni delle amministrazioni locali in merito alla
manutenzione della segnaletica e delle condizioni dei sentieri. Ecco le loro
risposte sull’argomento.
DOTT.
GIANLUCA TRANI (presidente del Consiglio comunale di Ischia)
«Abbiamo
intenzione di riprendere la sentieristica sia a livello pedonale che
ciclistico. Rilanciare il turismo dal punto di vista ambientale è importante.
Bisogna creare dei percorsi che possano congiungere i sei comuni. Stiamo
studiando con Cicli Scotto la possibilità di realizzare questo progetto, che è
assolutamente fattibile. Nel momento in cui il progetto verrà realizzato,
provvederemo anche a predisporre un’adeguata segnaletica e una specifica
campagna che pubblicizzi la sentieristica anche negli alberghi».
DOTT.
PAOLINO BUONO (sindaco di Barano d’Ischia)
«Proprio
giovedì scorso abbiamo stipulato un accordo con il C.A.I., nel quale si è stabilito
che loro ci daranno una mano, anche per quanto riguarda la segnaletica, perché
tutti i nostri sentieri entrino a far parte dell’orbita di quelli già segnalati
dal C.A.I.. Se non avessimo potuto usufruire di questo prestigioso aiuto,
l’amministrazione oggettivamente non avrebbe avuto la possibilità di far fronte
ad un progetto così impegnativo. I sentieri sono attualmente percorribili,
anche se mi rendo conto che essi necessitano di un’adeguata manutenzione. Ecco
la ragione che ci ha spinti a prendere contatti con il C.A.I.. L’operazione,
fatta nell’interesse collettivo, mi soddisfa molto».
T.C.
GIOVAN GIUSEPPE IACONO (comandante Polizia Municipale di Forio)
«Noi
abbiamo in itinere un progetto che prevede la sistemazione della
cartellonistica con le indicazioni dei sentieri, secondo un progetto approvato
anche dalla Soprintendenza con un bando che sta per essere aggiudicato
definitivamente, perché la gara si è già svolta. Nei prossimi giorni il
progetto sarà operativo».
DOTT.
ARNALDO FERRANDINO (sindaco di Casamicciola Terme)
«Per
il momento stiamo attendendo le valutazioni del C.A.I., che dovrà presentare un
progetto per la riqualificazione della sentieristica isolana. Il direttivo del
C.A.I. si è sobbarcato l’onere di cercare dei fondi per permettere la
realizzazione di un progetto che vada a migliorare le condizioni dei sentieri
presenti sulla nostra isola. Penso che a settembre dovrebbero iniziare i
lavori, che con ogni probabilità si concluderanno la prossima primavera. Il
C.A.I. ha in mente di rispristinare i percorsi già esistenti, raggruppandoli in
seguito per zone d’interesse. Nel frattempo si stanno valutando le condizioni
in cui versa l’intero circuito ischitano, e questo per poter meglio pianificare
i lavori».
ING.
ROSARIO CARUSO (sindaco di Serrara-Fontana)
«I
percorsi attigui al Monte Epomeo sono assolutamente percorribili, Negli scorsi
giorni, poi, abbiamo stretto un accordo con il C.A.I., che nelle prossime
settimane valuterà le condizioni dei nostri sentieri nella prospettiva di
ripristinarli».
Francesco Castaldi
«SALVIAMO I NOSTRI SENTIERI»
La sentieristica è uno
dei patrimoni più ingenti per la nostra isola, la cui economia si basa
essenzialmente sulla promozione turistica delle impareggiabili bellezze naturali
che possiede. Salvaguardare dunque con scrupolo tutte quelle attività che
permettono ad Ischia di crescere è un imperativo che non deve essere assolutamente
disatteso, o almeno non dovrebbe. Purtroppo la noncuranza di talune
amministrazioni che si sono maldestramente avvicendate nel corso degli ultimi
anni – unita al solito leitmotiv della spending review – ha determinato il
progressivo depauperamento delle risorse che avrebbero dovute essere impiegate per
la costante manutenzione dei numerosi viottoli presenti sul territorio isolano.
Attualmente la maggior parte dei sentieri (anguste stradine di montagna che si
sono formate in seguito al costante deflusso delle acque piovane o a causa del
passaggio di cilcisti, cacciatori e fantini) versano in discrete condizioni. Le
criticità maggiori, come ci avverte il ciclista Michele Scotto, si registrano
durante la stagione invernale, quando le piogge scavano dei profondi solchi nel
terreno, ostacolo che di fatto determina la sostanziale impraticabilità del
percorso. La situazione descritta sovente si aggrava nel corso della bella
stagione, a causa della folta vegetazione che ostruisce il passaggio. Scotto ci
informa che per consentire a cicloamatori o a semplici turisti di percorrere
agevolmente i cammini di montagna «oltre
a batterli con le biciclette, ci impegniamo anche a tenerli quanto più puliti
possibile. Spesso la mattina presto, due o tre volte l’anno, prima di recarci
al lavoro, ci armiamo di pale, zappe e forbici e andiamo a pulire e sistemare
tale sentieristica. Non siamo ancora riusciti a realizzare la segnaletica, ma
penso che a breve lo faremo anche per dare qualche indicazione in più ai
turisti, che non conoscono il percorso». Le escursioni in mountain-bike
sono molto richieste e apprezzate dai turisti, che attraverso Facebook chiedono
di essere accompagnati per conoscere da vicino i nostri boschi e le nostre
montagne. Negli ultimi anni, poi, stanno letteralmente spopolando anche nel mondo
delle due ruote le strumentazioni GPS, attraverso le quali «puoi caricare una mappa sul computerino del turista o del biker che
non conosce la zona. In questo modo la mappa ti guida e fa in modo che tu non
ti smarrisca». Scotto, infine, è critico sulla decisione presa qualche
giorno fa dal Comune di Serrara-Fontana, che ha interdetto il tratto
santangiolese anche al traffico delle biciclette «Quel percorso è molto bello perché il turista dall’Epomeo vedeva il
mare e poi, in pochi minuti, si ritrovava sulle spiagge che aveva visto
dall’alto. Era una cosa veramente bella che purtroppo ci è stata strappata». In
questo nostro lungo viaggio alla scoperta dei sentieri della nostra isola,
abbiamo incontrato anche Giorgio Rufini, che insieme alla moglie Pamela
gestisce al Cretaio il maneggio Aragona Arabians. Rufini, nel corso della nostra conversazione, non nasconde tutta
la propria amarezza per le condizioni, non certo ottimali, in cui versano
alcuni sentieri ischitani «I sentieri non
esistono più. Gli unici che si notano o, almeno, i più visibili, sono quelli
calpestati da noi con i cavalli o dai ciclisti con le biciclette. Staccionate e
segnaletica sono praticamente inesistenti. Dal maneggio in su il passaggio è
impraticabile, spesso la gente perde il senso dell’orientamento. Penso che il
turista che viene sull’isola meriti di ricevere un servizio efficiente. Per
quanto il bosco della Maddalena e il Cretaio siano bei luoghi da percorrere,
c’è poca sorveglianza a livello di pulizia. È uno spettacolo indecente: spesso,
tra gli alberi, si vedono buste di spazzatura, mobili vecchi e copertoni. Ciononostante
i turisti sono molto affascinati dai sentieri. Se solo fossero tenuti un po’
meglio, gli apprezzamenti sicuramente aumenterebbero. Da parte delle
istituzioni, purtroppo, non arrivano segnali di cambiamento. Da parte nostra,
invece, c’è sempre la volontà di mettersi in gioco per migliorare il turismo
locale».
Ecco a grandi linee i
sentieri che possono essere percorsi sulla nostra isola, comune per comune.
FORIO: Non ci sono moltissimi sentieri,
anche se le zone di Campotese e del Faro di Punta Imperatore si
prestano ad interessanti escursioni in bici.
LACCO AMENO: Per i bikers più allenati si
consiglia la zona alta della Pera di Basso, circuito abbastanza ostico a
causa del poco sterrato presente.
CASAMICCIOLA: Se amate il verde incontaminato, il
bosco della Maddalena e l’intera
zona del Cretaio fanno per voi.
SERRARA-FONTANA: Escludendo il percorso
santangiolese attualmente interdetto, c’è tutta la zona dell’Epomeo,
di Buceto e di piano San Paolo.
BARANO D’ISCHIA: Per gli appassionati delle salite,
vi consigliamo la zona alta di Barano.
ISCHIA: la zona di monte Vezzi, uno
sterrato dal fascino intramontabile.
Francesco Castaldi
domenica 14 luglio 2013
ICORTI2, UNA VETRINA PER LE ENERGIE DEI GIOVANI
Nel corso di una lettura pubblica avvenuta sabato 6 luglio nel suggestivo e colorato vicoletto di san Gaetano a Forio presso Pietratorcia in collaborazione con la Libereria Pierini, i ragazzi del laboratorio di scrittura creativa, guidati con zelo e passione dalla dott.ssa Isabella Puca, hanno dato dimostrazione delle proprie abilità, recitando alcuni brani estratti dal volume “iCorti2”. Questa agevole e dinamica lettura raccoglie tutti i testi composti dai ragazzi durante l’anno laboratoriale appena trascorso, in un caleidoscopio di luci, colori ed emozioni. Al termine della presentazione raccogliamo le impressioni della Puca, che non nasconde la propria grande soddisfazione per la realizzazione di questa raccolta di racconti e poesie «Anzitutto volevo ringraziare i ragazzi del laboratorio teatrale di Salvatore Ronga e ovviamente i miei ragazzi del laboratorio di scrittura creativa dell’associazione Luca Brandi. Da questa raccolta emerge tutto il lavoro svolto dai ragazzi nel corso di quest’anno. Il reading che abbiamo organizzato ha avuto lo scopo di mettere in vetrina le potenzialità e, soprattutto, le emozioni degli aspiranti scrittori. L’adolescenza è una fase difficile della vita, durante la quale spesso si trovano degli ostacoli che apparentemente sembrerebbero invalicabili. Lo scopo di questo corso – prosegue la curatrice del lab – è stato quello di aver fatto in modo che i giovani potessero mettere in campo tutte le proprie energie, che rappresentano la vera benzina della nostra associazione». Le letture sono state accompagnate dalla chitarra di Titty Rando, co-autrice del libro. I testi sono stati interpretati da Stanislao Morgera, Davide Cipolletta (del lab di Ronga), Bianca Pascale e Vittoria Schiano Di Zenise (autrici dei testi e teatranti di Ronga). Vivo entusiasmo trapela anche dalle parole del prof. Silvano Brandi «È davvero un piacere vedere i nostri ragazzi impegnarsi e maturare attraverso queste attività culturali. Il loro entusiasmo ci ripaga di tutti i sacrifici che facciamo per far crescere la nostra associazione». Un’iniziativa, quella promossa dall’associazione Luca Brandi, davvero lodevole e che ci auspichiamo possa avere seguito già a partire dalla prossime settimane. Sarebbe interessante se queste letture avvenissero con maggior frequenza sul territorio foriano e, più in generale, sull’interno territorio ischitano, che spesso dimostra di essere poco attento alle idee e alle passioni dei giovani. Ricordiamo ai nostri lettori che il volume “iCorti2“ è disponibile in Libereria al costo di 5 euro. Francesco Castaldi
CARUSO «CI VUOLE TEMPO, IMPEGNO E PASSIONE»
Abbiamo incontrato
l’ingegner Rosario Caruso presso la sala consiliare del Comune di Ischia.
Durante la nostra conversazione il primo cittadino di Serrara-Fontana ha avuto
modo di chiarire le sue posizioni in merito ad alcune tra le più importanti
questioni che riguardano il suo comune. Ecco che cosa ci ha detto.
Ci
può spiegare più nel dettaglio il progetto per la riqualificazione di
Sant’Angelo?
«Abbiamo
posto in essere una serie di azioni tese a salvaguardare l’ambiente e a
incentivare l’uso delle energie rinnovabili. […]. Abbiamo realizzato un
progetto che ci ha permesso di realizzare cinque impianti fotovoltaici sui
sette edifici di proprietà comunale. Già da tre anni abbiamo distribuito delle
compostiere ai nostri concittadini, grazie ad un progetto finanziato dalla Provincia di Napoli. Stiamo
sollecitando la Regione Campania a realizzare depuratori perché ci teniamo al
nostro mare, che è una risorsa fondamentale. Inoltre vogliamo anche
salvaguardare Sant’Angelo dall’uso
indiscriminato di veicoli a motore nell’interesse di cittadini e turisti».
In
che modo, a suo giudizio, sarà possibile far rinascere il turismo del
porticciolo santangiolese?
«Stiamo
cercando di sbloccare la questione porto, che ha procurato degli effetti
negativi sull’intera economia del nostro territorio. Ciò è dovuto al fatto che
vi sono gli interessi di alcuni privati che tendono ad utilizzare quella
risorsa per creare profitto solo per poche famiglie. Il Comune ha invece
intenzione di valorizzare il porto per creare ricchezza per l’intera
collettività.[…]».
Da
dove hanno origine i rapporti – di certo non rosei – con l’attuale opposizione?
«Abbiamo
un opposizione non costruttiva, che viene spessissimo in consiglio comunale per
lanciare una serie di accuse sull’operato della maggioranza. Sotto questo
aspetto abbiamo un rapporto palesemente conflittuale. A volte i consiglieri di
opposizione vengono in consiglio con delle proposte costruttive sulle quali si
trovano delle convergenze. Noi della maggioranza accettiamo il confronto e portiamo
le proposte in consiglio comunale, correggendole quando occorre».
C’è
il concerto rischio che quest’anno la festa di Sant’Anna non si svolga. Che
cosa stiamo facendo per evitare che un’ evento storico per la nostra isola
possa cadere nel baratro?
«Abbiamo
avuto una riunione al Comune di Ischia, nella quale ho avanzato una proposta
molto semplice, che è scaturita dalla discussione: se i sei comuni, a coppie,
si mettono insieme, avranno la possibilità di preparare una barca da far
sfilare il giorno di Sant’Anna. In questo modo si eviterà che una festa storica
scompaia per sempre».
Numerose
sono state le polemiche relative al blocco-traffico nel Comune di
Serrara-Fontana. Qual è la sua opinione in merito?
«Credo
che sia compito delle pubbliche amministrazioni porre in essere delle azioni
che tendano al miglioramento delle condizioni generali del territorio e dei
cittadini. Le nostre iniziative hanno suscitato una serie di polemiche da parte
dei cittadini di Sant’Angelo, ma al tempo stesso hanno prodotto reazioni
positive da parte dei turisti e anche di alcuni cittadini santangiolesi. […].
Dobbiamo riportare Sant’Angelo alla sua antica vocazione, ovvero quella di
essere un luogo dove poter trascorrere tranquillamente le proprie vacanze,
nell’interesse dei turisti, che sono l’elemento cardine attorno al quale
gravita la nostra economia».
Se dovesse dare un giudizio al suo operato di sindaco, che voto si darebbe?
«Non
mi do giudizi, perché questi ultimi spettano agli altri. Lavoriamo su tanti
temi, su tanti problemi che da decenni non sono stati risolti. Cerchiamo di
risolverli o, per lo meno, di gettare le basi per una loro risoluzione. Al
termine del nostro mandato i cittadini saranno a giudicare se siamo stati
capaci o meno».
Quali
sono i risultati che il suo esecutivo ha portato a termine e quali invece gli
obiettivi che ha intenzione di raggiungere nel prosieguo del suo mandato?
«Credo
che diversi risultati sono stati raggiunti in questi due anni di vita
amministrativa. Il Comune di Serrara-Fontana ha spinto la Regione Campania a
risolvere la questione della depurazione sull’Isola d’Ischia, che rappresenta
un problema fondamentale per la nostra economia. Abbiamo definito il piano
urbanistico comunale e stiamo lavorando con il professor Ferrara affinché sia
possibile realizzare un piano che ci consenta di preservare le bellezze delle
zone costiere, sviluppando anche la parte alta del nostro territorio. Abbiamo
inoltre iniziato dei lavori di adeguamento dell’edificio di Sant’Angelo, con la
realizzazione di un impianto sportivo vicino alla scuola, che sarà completato
nel corso di questo mese. Come spesso dico, per fare le cose come si conviene
c’è bisogno di tempo, impegno e passione». F.C.
sabato 6 luglio 2013
APONTE “ARPIONA” LA CAREMAR
Venerdì scorso sono
state finalmente aperte le buste per l’affidamento della compagnia di
navigazione marittima Caremar. Il bando di gara è stato vinto dalla cordata
Snav-Rifim, che ha avanzato un’offerta di ben 6 milioni di euro per la
compagnia e altri 10,7 milioni annui per la sovvenzione prevista per
ottemperare agli obblighi di servizio pubblico. Colpo grosso dell’armatore e
patron della Msc Gianluigi Aponte, che sbaraglia la concorrenza insieme alla
Rifim, azienda guidata dalle famiglie napoletane D’Abundo e Rizzo, che è
direttamente legata alla Medmar, l’altra compagnia privata che da diversi anni
effettua regolarmente le sue tratte nel Golfo di Napoli. Esce sconfitta da
questa eterna disfida la cordata dell’armatore di origini elleniche Alexis
Tomasos, proprietario della TTT Lines,
che aveva avanzato una proposta ingente (6.000.100 euro più 14,9 milioni per la
sovvenzione annua). Di questo gruppo facevano parte anche la Davimar Eolia, la
Partenopea Marittima, la Marworld Ship Management di Domenico Marrazzo e gli
imprenditori isolani, tra i quali anche il fratello del senatore ed ex sindaco
di Lacco Ameno Domenico De Siano. Amara delusione anche per l’Alilauro-Gruson.
L’azienda del “senarmator” Salvatore Lauro, nonostante gli sforzi profusi, non
riesce ad aggiudicarsi la Caremar. Per la cronaca, Lauro aveva offerto
6.000.060 di euro per la società e altri 13,3 milioni per i contributi statali.
E nel frattempo si attende la riunione, fissata per lunedì 15 luglio, nel
corso della quale la commissione aggiudicatrice, costituitasi al termine della
presentazione delle offerte avvenuta venerdì 28 giugno, procederà ufficialmente
all’affidamento della Caremar alla vincitrice della gara. Salvo clamorosi
epiloghi, la Caremar sarà ceduta alla Snav-Rifim.
Un affidamento che già sta facendo discutere l’opinione pubblica isolana. Strascichi polemici a parte, bisogna considerare l’ennesimo sonoro ceffone che il trasporto pubblico ha ricevuto con questa scellerata corsa alla privatizzazione dell’unica azienda pubblica presente sul territorio campano. L’assessore Sergio Vetrella, negli ultimi anni, ha fornito sufficienti prove della sua incompetenza nel gestire la cosa pubblica, facendo sprofondare ancor più nel baratro il già farraginoso e deficitario sistema dei trasporti pubblici in Campania, sia marittimi sia terrestri. Auspichiamo che l’Antitrust svolga il proprio lavoro in maniera puntuale ed efficace, in modo tale da impedire qualsivoglia tentativo di oligopolio da parte della Rifim (alias Medmar) nella gestione della corse per e da Napoli. In molti sono a temere, infatti, la concretizzazione di un simile scenario, concretamente pronosticabile considerando la scarsa lungimiranza e il bassissimo profilo istituzionale di Vetrella. Per poterne capire di più non ci resta che attendere la riunione di mercoledì, quando apprenderemo con maggiore esattezza le intenzioni di Gianluigi Aponte per quanto concerne l’effettiva gestione da parte della Snav della ormai ex Caremar. I pendolari potranno usufruire di un servizio che finalmente rispetti standard qualitativi degni di una compagnia di navigazione efficiente e competitiva? E soprattutto: come verranno riprogrammate le tariffe? Assisteremo al solito salasso oppure esse saranno modulate in base alla qualità del servizio realmente offerto alla clientela? Domande certamente scomode e pungenti, ma che meriterebbero di ottenere risposte chiare e univoche. I cittadini hanno la necessità di avere un servizio di trasporti pubblici che possa garantire loro il tanto auspicato diritto alla continuità territoriale, concetto di cui alcuni amministratori si riempiono la bocca per ingraziarsi e tener buono l’elettorato e che poi, quando nessuno guarda, sono pronti a calpestare senza alcun ritegno.
Un affidamento che già sta facendo discutere l’opinione pubblica isolana. Strascichi polemici a parte, bisogna considerare l’ennesimo sonoro ceffone che il trasporto pubblico ha ricevuto con questa scellerata corsa alla privatizzazione dell’unica azienda pubblica presente sul territorio campano. L’assessore Sergio Vetrella, negli ultimi anni, ha fornito sufficienti prove della sua incompetenza nel gestire la cosa pubblica, facendo sprofondare ancor più nel baratro il già farraginoso e deficitario sistema dei trasporti pubblici in Campania, sia marittimi sia terrestri. Auspichiamo che l’Antitrust svolga il proprio lavoro in maniera puntuale ed efficace, in modo tale da impedire qualsivoglia tentativo di oligopolio da parte della Rifim (alias Medmar) nella gestione della corse per e da Napoli. In molti sono a temere, infatti, la concretizzazione di un simile scenario, concretamente pronosticabile considerando la scarsa lungimiranza e il bassissimo profilo istituzionale di Vetrella. Per poterne capire di più non ci resta che attendere la riunione di mercoledì, quando apprenderemo con maggiore esattezza le intenzioni di Gianluigi Aponte per quanto concerne l’effettiva gestione da parte della Snav della ormai ex Caremar. I pendolari potranno usufruire di un servizio che finalmente rispetti standard qualitativi degni di una compagnia di navigazione efficiente e competitiva? E soprattutto: come verranno riprogrammate le tariffe? Assisteremo al solito salasso oppure esse saranno modulate in base alla qualità del servizio realmente offerto alla clientela? Domande certamente scomode e pungenti, ma che meriterebbero di ottenere risposte chiare e univoche. I cittadini hanno la necessità di avere un servizio di trasporti pubblici che possa garantire loro il tanto auspicato diritto alla continuità territoriale, concetto di cui alcuni amministratori si riempiono la bocca per ingraziarsi e tener buono l’elettorato e che poi, quando nessuno guarda, sono pronti a calpestare senza alcun ritegno.
Ecco in breve le tre
offerte presentate per ottenere l’affidamento della Caremar:
CORDATA
SNAV: € 6.000.000 + 10,7 mln di euro per contributi statali.
Cordata TTTLines: €
6.000.100 + 14,9 mln di euro per contributi statali.
Cordata
Alilauro-Gruson: € 6.000.060 + 13,3 mln di euro per contributi statali.
Francesco Castaldi
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