Siamo quasi
giunti al termine della campagna elettorale per le amministrative foriane che
si svolgeranno tra domenica 26 e lunedì 27 maggio. Un clima che, volendola dire
tutta, non ha riservato grandi emozioni. Potremmo addirittura affermare, senza
timore d’esser smentiti, che questa campagna elettorale è stata tra le più
deludenti degli ultimi quindici anni. E questo in massima parte è dipeso dal modo
in cui i candidati hanno deciso di proporsi all'elettorato. Scarsa chiarezza
prima della consegna delle liste, un’accozzaglia informe di nomi messi lì, il
più delle vote a casaccio, tanto per riempire dei simboli sostanzialmente
vuoti. Vuoti come i programmi stilati da alcune liste. La coalizione messa in
piedi poi dall'ex democristiano Francesco Del Deo rasenta il patetico: 108
candidati per sette liste! Un numero abnorme che, almeno in linea teorica,
dovrebbe condurre il fu sindaco di Forio a rimettere piede nella stanza dei
bottoni all'ombra del Torrione. Ma il problema non sarà tanto sedersi sulla
sedia più prestigiosa del civico consesso foriano, quanto riuscire a costruire
una maggioranza solida. Cosa che molto probabilmente avverrà, almeno per i
primi tempi. Fare promesse ai propri candidati è semplice; difficile è, invece,
mantenerle. Forse ben celato tra i nomi che compongono la coalizione di Del Deo
c’è già qualche insospettabile franco tiratore, pronto a sferrare il proprio
dardo per spodestare il proprio leader colpevolmente inadempiente. A mettere i
bastoni tra le ruote a Del Deo ci sono però anche gli altri due candidati, che di
certo non staranno a guardare. Il socialista Vito Iacono e la sua lista “Il
Volo” si propongono come l’unica alternativa valida per salvare il paese dal
baratro. Un programma, quello di Iacono, improntato su elementi concreti di
rinascita sociale che vanno a tangere le istanze delle fasce più deboli della
popolazione. Vito e i suoi sagaci oratori conoscono molto bene la “piazza”, che
indubbiamente rappresenterà un notevolissimo bacino di consensi. Dalle veementi
arringhe pronunciate da quelli de “Il Volo” trapela tanta consapevolezza delle
proprie risorse e, soprattutto, voglia di dare del filo da torcere al
superfavorito. Speriamo vivamente che non si tratti solo di altisonanti e
fallaci costruzioni demagogiche: sinceramente in questo momento non ne abbiamo
alcun bisogno! Altro elemento che potrebbe dare non poche rogne al comandante
dell’armata Brancaleone (come è stata
ribattezzata la mega coalizione da parte di alcuni cinefili detrattori) è la
presenza a questa tornata elettorale dell’inossidabile ed instancabile Domenico
Savio, che con il suo P.C.I.M-L. potrebbe non a torto rappresentare ciò che è
stato Grillo alle politiche dello scorso febbraio. L’ “effetto” Savio, che da
anni si batte per difendere con i fatti i diritti dei più deboli a suon di
proteste e denunce sulla stampa locale e sul web, negli ultimi tempi sta prepotentemente
mettendo piede in ogni angolo di Forio. Domenico e suo figlio Gennaro, di
solito avvezzi a collezionare, nel tempo, una serie innumerevole di flop alle
urne, questa volta appaiono fiduciosi di conquistare almeno un seggio in consiglio comunale. Esiste però una
nutrita fetta di elettori foriani che con ogni probabilità resterà a casa o
comunque annullerà o rimarrà in bianco la scheda. Segno dei tempi che cambiano.
Segno della sostanziale sfiducia che parte dell’elettorato nutre nei confronti
di una classe politica spesso corrotta ed anacronistica, incapace di far fronte
alle reali istanze di rinnovamento che Forio meriterebbe. Non ci sentiamo di
biasimare coloro che scientemente decidono di non partecipare attivamente a
queste amministrative. E questo anche in ragione del fatto che tra i nuovi nomi
che si leggono numerosi scorrendo le nove liste partecipanti, si scorgono, con
disappunto, quelli di persone che, in tutta onestà, non rappresentano affatto
il bene di questo paese. Francesco Castaldi.
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