Manca esattamente una settimana alle prossime amministrative e Forio è prepotentemente immersa
nel caotico clima pre-elettorale. Con le tre liste di Franco Castagliuolo
ufficialmente ricusate negli scorsi giorni anche dal TAR Campania, sono tre i
candidati che si fronteggeranno per aggiudicarsi il maggior numero di seggi nel
civico consesso foriano, senza dimenticare la poltrona più ambita: quella di
primo cittadino. Si comincia allora con i tradizionali comizi. Domenico Savio e
suo figlio Gennaro scelgono, come di consueto, la piazza per invitare i foriani
ad un voto responsabile, che premi la meritocrazia piuttosto che la politica clientelare
portata avanti dall’attuale amministrazione. Bisogna valorizzare il Porto di
Forio e sviluppare delle soluzioni che permettano ai giovani di inserirsi in
modo stabile nel mondo del lavoro. Urge, inoltre, ottimizzare il servizio di
nettezza urbana attraverso un serio programma di raccolta differenziata.
Delocalizzare, infine, dalla zona di Monticchio, il progetto di costruzione del
depuratore, che va immediatamente realizzato in altro luogo. Vito Iacono e i
candidati consiglieri della lista “il Volo” optano, invece, per lo storico quartiere popolare di Monterone
dove, nella serata di venerdì scorso, dall’alto di un balcone, alcuni candidati
hanno esposto sinteticamente le linee-guida del programma portato avanti dalla
propria lista. Arringa finale riservata ovviamente a Iacono, che a più riprese
ha ribadito la necessità per Forio di un’amministrazione virtuosa, che sia in
grado di far fronte con lungimiranza alle numerose istanze di rinnovamento
richieste a gran voce dai cittadini. Un partito, “il Volo”, che si dice vicino
alle famiglie indigenti, e che si pone come strenua avversaria di un élite che «alla
piazza preferisce il cinema». Ed in effetti Francesco Del Deo decide di
presentarsi ai foriani organizzando un incontro al cinema “Delle Vittorie” il
12 maggio. La sala, benché sia domenica, è completamente gremita. Sotto lo
schermo bianco è stato allestito un palco ed un’ampia tavolata con otto posti
ed un leggio. Una coalizione, quella messa in piedi da Del Deo, che conta ben
109 aspiranti consiglieri. Tra i capolista spiccano in nomi dell’avvocato
Nicola Nicolella e di Vito Manzi, affiancati da quello del giovane Cristian
Castadi. Nell’aria il frizzantino odore della festa, di quel tipo di feste che
si organizzano quando si ha la netta sensazione di aver già vinto la
competizione. Eppure siamo appena all’inizio! I capolista parlano già da
consiglieri comunali, ostentando ferma sicurezza nelle proprie argomentazioni.
Non è da meno Francesco Del Deo, che dopo vent’anni ha deciso scendere
nuovamente in campo per Forio. Il suo lungo discorso è anticipato da “We are
the Champions” dei Queen: messaggio di mera sfida agli avversari o, molto più
semplicemente, insopportabile tracotanza? Il quasi-sindaco , visibilmente
emozionato, dichiara ai presenti «Ho deciso di rimettermi in gioco (…), perché
voglio mettere la mia esperienza al servizio della comunità in cui sono nato e
della quale sono innamorato. Il Signore ci ha donato un territorio
bellissimo e io non ce la faccio più a vederlo ridotto come il Terzo Mondo! (…)
Continueremo ad andare avanti per la nostra strada, al di là delle voci che
vengono messe in campo per depistare il consenso elettorale e per spargere
calunnie e cattiverie sul mio conto. Bisogna puntare a risvegliare
l’orgoglio e l’amore per Forio venuto a mancare negli ultimi anni. Quello di
cui sono stato più deluso è stato proprio il torpore, la sonnolenza di questa
classe politica che ha tolto i sogni e le speranze ai nostri giovani. (…)
La politica va fatta con la gente: per questo abbiano realizzato un patto tra
candidati e cittadini. I cittadini devono essere tali e non sudditi!».
Parole che, in linea di massima, ci sentiamo di condividere. Ma esse – ci
appare lecito chiedersi – troveranno concreta attuazione? Nell’attesa di
conoscere il responso delle urne, ci auguriamo vivamente che la romanza
pucciniana “Nessun dorma”, diffusa in sala al termine della presentazione delle
liste, possa essere di buon auspicio per il paese. E al tempo stesso speriamo che
a vincere, questa volta, non siano i “furbetti del quartierino”, ma la nostra
Forio. Francesco Castaldi
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