Nel corso degli ultimi giorni la
nostra isola è purtroppo assurta ai “disonori” della cronaca a causa della
vicenda relativa al magnate russo Roman Abramovich, al quale sarebbe stata
notificata una contravvenzione di ben 40.000 euro per non aver rispettato i
vincoli ambientali imposti dall’Area Marina Protetta. La dura ammenda avrebbe
condotto il patron del Chelsea, insieme ad altri 50 miliardari, a virare la
prua verso altre località turistiche del Mediterraneo. La notizia, ahinoi, è
stata riportata non solo dalla stampa locale ma anche da quella nazionale. Una
pubblicità davvero negativa per la nostra isola, già profondamente minata,
negli ultimi tempi, dalle inevitabili conseguenze delle recessione economica
che ha investito il Vecchio Continente. Sull’argomento è intervenuto anche il
noto stilista italiano di origini ischitane Rocco Barocco, che sulle colonne
del quotidiano “Il Golfo” dichiara «Quel
che è certo è che gente come Abramovich a Capri svuota i negozi. Basta saper
concedere loro le giuste attenzioni. Ma saper fare turismo è una cosa che
bisogna avere nel sangue». Considerazioni durissime sulla vicenda sono
state esposte anche dal responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco
Emilio Borrelli, che in un comunicato stampa diffuso nella giornata di sabato
spara a zero su Riccardo Strada «Non si
fa nulla tutto l’ anno per preservare l’ ecosistema marino ma ci si esalta nel
cacciare qualche miliardario come il russo Abramovich. L’ attuale gestione
non ha realizzato un campo boe, ha attivato il servizio a mare solo dal 12
agosto, ha autorizzato in passato addirittura l’ allevamento e la mattanza di
tonni rossi a Procida (…). Non è cacciando qualche yacht che l’ ecosistema
marino del Regno di Nettuno sarà salvaguardato. Noi riteniamo che il Ministro
Orlando debba azzerare gli attuali vertici e riorganizzare quest’ area marina
protetta prima che i danni sia al territorio che al turismo siano incalcolabili». Non è mancata, ovviamente, la replica di
Strada, che in una nota afferma «(…)
Comprendo che una persona impegnata come lui (…) possa non avere mai trovato il
tempo di informarsi su cosa sia un’area marina protetta e soprattutto come
funzioni. Peraltro credo che dato il suo ormai lontano passato di
assessore all’agricoltura ed alla protezione civile della provincia di Napoli
dovrebbe sapere che la sorveglianza dell’Area Marina Protetta è affidata alle
Capitanerie di Porto. (…) Francesco Borrelli afferma nel suo comunicato
che “del finto personale dell’ area (…) sta truffando i diportisti girando con
imbarcazioni che addirittura espongono i loghi dell’ Area Marina
Protetta (…)”. Non ci risulta che ci sia stato un accanimento contro Abramovich
o contro qualche povero ed indifeso miliardario, dato che le multe di cui si
parla per decine di migliaia di euro non sono mai state comminate dalla guardia
costiera o da organi di controllo istituzionali. Abbiamo invece notizia di
una sanzione per 335,16 euro comminata ad un povero miliardario, prima del
giorno 12 perché ancorava in zona non permessa». Una querelle, quella
sorta tra Strada e Borrelli che, in tutta onestà, ci appare quantomeno sterile.
Il direttore regionale dei Verdi dovrebbe comprendere che, se per l’AMP sono
state imposte delle regole, esse vanno rispettate e basta. È vero anche ciò che
asserisce Rocco Barocco, ossia che i miliardari russi sono in grado si svuotare
un negozio in meno di un ora, e questo con indubbi benefici per le nostre
attività commerciali. Tuttavia in questa sede non ci preme tanto discorrere
della prodigalità dei russi, quanto della palese inciviltà che essi sovente
esprimono. Non vale affatto il celebre motto “il cliente ha sempre ragione”,
poiché spesso la maleducazione e la tracotanza di questi moderni parvenu supera davvero i limiti della
comune decenza. E poco importa che il turista di turno si chiami Roman Abramovich.
Gli imprenditori locali dovrebbero comprendere che Ischia ha bisogno di un
turismo di qualità, stigmatizzando quei personaggi che, avendo le tasche piene,
spesso si arrogano il diritto di trasgredire semplici norme di convivenza
civile. Francesco Castaldi
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